L’ ansia è una emozione innata, fisiologica, caratterizzata dall’aumento di attenzione e vigilanza, che il nostro organismo mette in atto per prepararsi ad affrontare il pericolo percepito, reale o immaginario, attraverso una risposta di attacco o fuga.

Tutto normale, fino a qui.

 

Quando l’ansia diventa una gabbia

Se, però, il livello di allarme diventa troppo intenso o persiste per lungo tempo, l’ansia non è più nostra alleata ma si trasforma in una gabbia, entro la quale è assai difficile districarsi. Non a caso il termine ansia deriva dal verbo latino “angere” che significa opprimere, tormentare, angustiare, condizioni che ben conosce chi ne è afflitto.

Il paziente avverte uno spiccato senso di costrizione, incertezza, inadeguatezza e disagio che provoca in lui numerosi effetti anche sul piano fisico: tachicardia, aumento della pressione arteriosa, difficoltà a respirare, vertigini, sudorazione, aumento della tensione muscolare e della peristalsi intestinale, dilatazione delle pupille.

A questo punto si rende necessaria una visita medica che, se ben condotta, segnalerà al paziente la duplice via di intervento, psicologico e farmacologico, l’uno successivo o contemporaneo all’altro a seconda della diagnosi individuale.

La terapia convenzionale prevede l’utilizzo delle benzodiazepine, farmaci assai diffusi, che legandosi al recettore GABA-A, attivano una cascata di segnali inibitori, responsabili del loro effetto ansiolitico, sedativo, miorilassante, ipnotico e anticonvulsivante.

Prima di cominciare una terapia a base di benzodiazepine, efficaci ma non prive di effetti collaterali soprattutto se assunte ad alto dosaggio e per lungo periodo (assuefazione e dipendenza), è consigliabile cercare conforto nella medicina integrata, assai generosa di soluzioni vincenti nelle forme di ansia lieve-moderata.

 

Fitoterapia

L’approccio prevede l’utilizzo di due macerati glicerici (MG), Tilia tomentosa e Ficus carica L. , da assumere 2 volte al giorno, prima dei pasti, anche associati. 
Entrambi vanno ad agire sull’asse cortico-ipotalamico, producendo effetto ansiolitico, sedativo e antidistonico. 
Data la bassa gradazione alcolica dei macerati glicerici, il loro uso è consentito anche a bambini, soggetti debilitati, donne in gravidanza o allattamento.

Escludendo tali categorie di persone, il trattamento fitoterapico può rafforzarsi attraverso il Biancospino ( Crataegus oxyacantha L. ), la Valeriana ( Valeriana officinalis L. ) e la Passiflora ( Passiflora incarnata L. ), assunte sotto forma di tintura madre (TM), 3 volte al giorno, dopo i pasti, anche associate.

Sempre utile l’utilizzo di Probiotici (Bifidobatteri e Lattobacilli) e del Magnesio che, entrando nel circolo vizioso dello stress, elimina l’ ipereccitabilità delle cellule nervose.

 

Tale prospetto terapeutico non va seguito  contemporaneamente all’assunzione delle benzodiazepine a dosaggio pieno. Risulta, invece, particolarmente indicato nella fase di svezzamento, quando la quantità di benzodiazepine assunte va gradualmente diminuendo fino a scomparire.

 

Se i sintomi generali sono gli stessi, differenti sono, per uomini e donne, gli organi del corpo  verso i quali l’ansia predilige scagliare le proprie frecce.

 

Uomini

Negli uomini, infatti, il principale organo bersaglio è lo STOMACO: la tintura madre (TM) di Valeriana, ricca di iridoidi gastrolesivi, dovrà necessariamente essere sostituita dalla tintura madre di Melissa ( Melissa officinalis L. ) che, grazie alle mucillagini e ai flavonoidi presenti, ben si presta al trattamento dell’ansia in tutte le sue forme di somatizzazione viscerale.

 

Donne

Nelle donne, invece, l’organo bersaglio più vessato è il COLON.

Ottima in questo caso la Lavanda ( Lavandula officinalis Chaix ), la cui attività spasmolitica si mostra come un potente toccasana. 
Può essere assunta sotto forma di tintura madre (TM), da associare alle altre, o attraverso l’olio essenziale (OE), ricco di acetato di linalile, annusandolo per qualche minuto da un fazzoletto precedentemente imbevuto, o assorbendolo per via cutanea attraverso il massaggio.

Nel caso in cui l’ansia si manifesti in menopausa può essere efficace l’aggiunta di Luppolo ( Humulus lupulus L. ), assunto come tintura madre (TM), associata alle altre.

 

ATTENZIONE !!!

In gravidanza non assumere Valeriana (contiene iridoidi, irritanti a livello gastrico), né Passiflora (contiene alcaloidi che potrebbero provocare contrazioni uterine).

Non assumere Melissa in caso di glaucoma (potrebbe aumentare la pressione oculare) o di patologie della tiroide (potrebbe interferire con i farmaci a base di ormoni tiroidei).

 

Evitare l’assunzione di caffè, tè, cioccolato, bevande a base di cola, ginseng, guaranà.

 

Consultare sempre il proprio medico curante che stabilirà dose, modi e tempi della corretta terapia. 

 

Riflessione

Siamo sicuri che l’ansia sia sempre da combattere, da soffocare? 
E se, invece, per una volta, ascoltassimo il messaggio che ci vuole comunicare? 
Come fosse una boa, che la mareggiata sgancia con violenza dal fondo del mare, ed essa sale rapidamente a galla a salvarci la vita.